
Dall’Iran alle Maldive, da Cuba al Vietnam, i governi stanno intensificando il giro di vite nei confronti di chi usa internet per comunicare i propri punti di vista e contestualmente negano ai propri cittadini l’accesso alle informazioni. Il quadro della repressione è il seguente: utenti di internet arrestati, internet café chiusi, chat room sorvegliate, blog cancellati, siti bloccati, notizie dall’estero censurate, motori di ricerca sottoposti a filtri per non trovare “risultati” sensibili...
Sun Microsystems, Nortel Networks, Cisco Systems, Yahoo! e Google sono tra le compagnie che collaborano coi governi per censurare internet o rintracciare singoli utenti. Nel 2004, Microsoft ha messo a disposizione delle autorità israeliane informazioni sul fisico nucleare Mordechai Vanunu, senza che questi ne fosse a conoscenza o avesse fornito il proprio consenso; queste informazioni sono state usate per incriminare Vanunu per aver avuto contatti con la stampa estera. Vanunu è sottoposto al divieto di avere tali contatti. Questo provvedimento, che di per sé è una violazione dei diritti umani, è stato appena rinnovato per un altro anno. Sebbene il giudice del processo in corso abbia accolto la richiesta di non usare le informazioni fornite da Microsoft, i dati sono nelle mani delle autorità israeliane e potrebbero essere usati per continuare a limitare la libertà di Vanunu.
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Amnesty International
petizione MICROSOFT
petizione GOOGLE
petizione YAHOO
SIETE ANCORA IN GRADO DI RAGIONARE CON LA VOSTRA TESTA?
1 commento:
mavvedi caro riley
il fatto è che queste
non sono che AZIENDE e in quanto tali lasciano l'eticità fuori dalla porta
l'essenza del capitalismo è proprio questa
si comportano così proprio perchè non potrebbero fare altrimenti
il ricavo è al netto delle considerazioni morali
l'unico bene è quello che frutta
è qui che ci si deve distaccare
non seguire una logica commercialistica nelle nostre attività chiaramente parallele (di sola morale, ahimè, non si campa)
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